Spostando l'attenzione dalla letteratura alla connessione umana, Calvino riflette su come gli individui si interpretano a vicenda. Siamo tutti narrazioni in corso, con strati di storie non raccontate che risiedono dentro di noi. Affermando che ci "leggiamo" l'un l'altro, stabilisce un parallelo tra la comprensione di un testo e la comprensione di una persona. Questa metafora evidenzia le complessità delle relazioni interpersonali e le assunzioni che facciamo basandoci su informazioni limitate. Incoraggia un approccio più empatico verso gli altri, riconoscendo che la storia di ciascuno è ricca di capitoli invisibili.