"Così, dalla guerra della natura, dalla fame e dalla morte, deriva direttamente l'oggetto più elevato che siamo capaci di concepire, cioè la produzione degli animali superiori. C'è grandezza in questa visione della vita, con i suoi diversi poteri, che sono stati originariamente infusi in poche forme o in una sola; e che, mentre questo pianeta ha continuato a girare secondo la legge fissa della gravità, da un inizio così semplice si sono evolute e si stanno evolvendo forme infinite, bellissime e meravigliose."
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In questo passo poetico, Darwin si meraviglia della complessità e della bellezza che emergono dai processi naturali, anche quelli che sembrano brutali. La "guerra della natura" si riferisce alle lotte e alle sfide che gli organismi affrontano, eppure da queste nascono le forme di vita "più belle e più meravigliose". Questa prospettiva celebra la grandezza dell'evoluzione e il continuo dispiegarsi della diversità della vita. Ci incoraggia ad apprezzare il complesso arazzo dell'esistenza, plasmato nel corso dei millenni da forze sia feroci che sottili.